giovedì 15 dicembre 2016

STEP 25: Sintesi finale

Il percorso che è stato intrapreso è volto ad analizzare, sotto vari punti di vista, il corallo.

Il blog inizia con l'esplorazione del color corallo e delle sue varie sfumature. Questo colore  si può riconoscere sia nel rosa, nel rosso e che nell'arancione STEP 01  STEP 03 . In un secondo step è stata tradotta la parola corallo in alcune delle lingue più utilizzate al mondo, come inglese, francese, tedesco e spagnolo STEP 02 . Successivamente è stata ricercata l’origine del corallo nella mitologia: secondo i Greci il corallo nacque dal sangue che Medusa perse in mare STEP 04. Esplorando oltre i miti, anche tradizioni e superstizioni, siamo arrivati al cornetto, portafortuna tipico di Napoli, rigorosamente color corallo STEP 08. Si è poi proseguito spaziando dalla musica STEP 05  al cinema dove  STEP 07. Per arrivare poi ad analizzare il corallo sotto punti di vista più scientifici STEP 06 STEP 14. Mentre nello STEP 17  viene trattato un innovativo metodo di cultura del corallo. Nello STEP 09 è stato creato un abbecedario, ovvero ad ogni lettera dell'alfabeto è stata associata una parola riconducibile al corallo. Questo colore, caratteristico, è predominante nello stemma di Alghero.  Il corallo è il simbolo della città, infatti viene rappresentato al centro dell’emblema STEP 10 . Sono stati scritti diversi libri e fumetti legati al corallo, gli esempi trattati sono un libro e un fumetto per bambini ambientati nelle profondità marine STEP 11 STEP 13 . Questo colore è molto utilizzato negli abiti da cerimonia STEP 20  e nelle pubblicità, spesso legate alla cosmesi STEP 15 Per il design invece sono molti i particolari associati al corallo STEP 16 mentre esplorando l'ambito culinario nelle ricerche è stato trovato un prosciutto crudo che viene proprio descritto con il color corallo STEP 12. Negli STEP 18 e STEP 22  il corallo è trattato dal punto di vista artistico. Naturalmente è un colore molto utilizzato sia nella pittura che nell’architettura. Lo STEP 19 descrive la formazione delle caratteristiche strutture del corallo, facilmente riconoscibili in fondo al mare. Ricerche sul corallo mi hanno poi ricondotto a Giovanni de Medici: in età infantile viene ritratto con indosso abiti color corallo STEP 21. Il corallo è un colore definibile “selvaggio”, sia per la sua intensità cromatica che per la sua derivazione da un animale marino STEP 23 . Come ultimo passaggio, è stata creata una nuvola di aggettivi che caratterizzano il corallo STEP 24 .

La stesura di questo blog è stata un'esperienza nuova e formante, per la mia fantasia e la mia creatività e mi ha permesso di conoscere e di farvi conoscere tante curiosità sul corallo. 




STEP 24: la "nuvola del colore"



Questa è la nuvola con i sostantivi e gli aggettivi che secondo me rappresenta il color corallo nelle sue differenti caratteristiche.


Mentre l'oggetto che più lo rappresenta potrebbe essere il cornetto come trattato nello step 08.

STEP 23: Un colore "selvaggio"

Ci è stato chiesto di trattare il colore secondo la logica di Lévi Strauss, quindi oggi si parlerà del color corallo come colore selvaggio.
Il simbolismo del corallo è molto chiaro e si lega non solo al suo colore ma anche al fatto che esso presenta la rara particolarità di fare coincidere nella sua natura il regno animale, il regno vegetale e il regno minerale.
Non esiste quindi niente che mi faccia pensare a qualcosa di più primitivo o selvaggio del corallo stesso che riesce a far coincidere questi tre regni. 



STEP 22: Il colore in architettura



MUSEO ARTE CONTEMPORANEA 
NITEROI (RJ), Brazil 
Arch. Oscar Niemeyer





La passerella colori rosso corallo la caratterizza all'istante.E' uno dei più importanti musei del Brasile, non fosse soprattutto per la sua squisita architettura contemporanea, ideata da uno dei più famosi architetti brasiliani: Oscar Niemeyer. Con il suo museo d'arte contemporanea Niemeyer è riuscito a dare alla città un nuovo spirito culturale, alla stessa stregua della europea Bilbao con il museo Guggenheim. L'edificio, iniziato nel 1991, ha sembianze futuristiche, è alto 16 metri e possiede una cupola di circa 50 metri di diametro. All'interno sono presenti tre livelli. L'idea di creare il museo nasce dalla volontà di John Leo Sattamini Neto di donare la sua collezione d'arte alla città. E il museo è nato proprio per ospitarlo. Iniziata nel 1966, quando Sattamini risiedeva in Italia, la raccolta di quasi 1.200 opere è definita come una delle più significative prodotte in Brasile tra il 1950 e il 1990. Tra gli artisti parte della collezione Frans Krajcberg, Ivens Machado, Ivan Serpa, Aluisio Coal, Lygia Clark, Mira Schendel, Ione Saldanha, Antonio Dias, Carlos Vergara, Raymundo Colares, Dionisio del Santo, Jorge Guinle, Daniel Senise  e Manfredo de Souzanetto, Ernesto Neto e Paulo Pasta e tantissimi altri. 





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martedì 6 dicembre 2016

STEP 21: I protagonisti



Giovanni di Cosimo I de' Medici




Questo bambino dolcissimo e amatissimo, il secondogenito di Cosimo I de' Medici e della sua bella moglie Eleonora di Toledo.
Già il suo primo ritratto parla: non solo nelle paffute, infantili fattezze, nel sorriso, con la bocca aperta sulle gemme dei denti che spuntano dalla rossa gengiva. E sembra quasi di vedergli brillare anche la saliva, trasparentissima e allegra, tipica dei bambini piccolissimi nel momento della dentizione.
Che fosse un bambino amatissimo lo si capisce anche dal colore dell'abito, il rosso, nobile e apotropaico; dal lungo medaglione col rametto di corallo (quanti di noi, ancora, conservano braccialettini di corallo da neonato nella propria dote di piccoli gioielli: simbolo di sangue, ma anche scaccia-malocchio).


E dal cardellino stretto nelle paffutissime mani, augurio di lunga vita. 


Poi il bimbo viene scelto anche per accompagnare la madre nel più bel ritratto dinastico del Manierismo, la piccola mano posata sul ricco broccato di velluto dell'abito di lei: un abito importante, anche simbolicamente, abito di nozze, abito di rappresentanza ed abito in cui Eleonora venne anche sepolta.


E poi ancora un ritratto, più avanti nel tempo. Giovanni sta crescendo, ormai la famiglia ha scelto la sua destinazione alla vita religiosa (e ovviamente, data l'appartenenza dinastica, sarà un giovanissimo cardinale): lo si vede dall'abito prezioso, ma nero. Lo si sottolinea facendolo posare con un libro di preghiere in mano. 


Ed infine un ultimo ritratto, il bellissimo adolescente che di lì a poco morrà, di malaria, solo diciannovenne, durante un fatale viaggio che avrebbe causato la morte anche della madre, di una sorella e di un fratello.
A nulla valsero tutti gli amuleti e i simboli disseminati lungo la sua vita e immortalati anche nei ritratti.
E' bello però averti visto crescere, Giovanni: i bei ricci rossi, che ricorrono nella famiglia Medici, l'incarnato eburneo, sorpreso nell'alzarsi, velocemente, da terra, la pelliccia abbandonata con nonchalance sulle spalle, sopreso dalla vita prima ancora che dalla morte. 




STEP 20: I colori della moda

Gli abiti color corallo sono spesso scelti dalle damigelle d'onore della sposa. Il color corallo infatti si abbina e ma non sovrasta la bellezza dell'abito bianco della sposa, non è troppo acceso come un vestito rosso o troppo spento come il rosa.


E’ inoltre importante considerare diversi fattori, tra cui la stagione, l’orario, l’età e il tipo di matrimonio: inutile, per esempio, scegliere abiti appariscenti per nozze tradizionali o abiti sexy per damigelle non più giovanissime. La tradizione vuole che tutte abbiano lo stesso abito almeno abiti dello stesso colore, ma non è detto che questo accada sempre, perché ognuna ha un aspetto fisico e una personalità differente dalle altre. In questo caso ci sono varie possibilità di scelta: abiti differenti ma colore uguale per tutte, stesso taglio d’abito in differenti colori oppure modello e colore uguale per tutte le damigelle ma in sfumature diverse.




Nella collezione primaverile 2016 Patrizia Pepe ha utilizzato molto il color corallo vedi qui .




martedì 29 novembre 2016

STEP 19: Anatomia di un colore

Ciao a tutti sono il vostro amico Corallo in questo step volevo parlavi un po di me.
Iniziamo togliendo subito alcuni dubbi. Nonostante il suo aspetto, il corallo appartiene al regno animale, e precisamente al tipo degli Cnidarî.Ma da cosa deriva la sua forma caratteristica?Gli arboscelli  che costituiscono ciò che abitualmente chiamiamo corallo, rappresentano una colonia costituita da un gran numero di piccoli animaletti impiantati lungo i rami del cormo, lunghi 1-2 mm., simili a fiorellini bianchi tubulari e provvisti di 8 tentacoli, fimbriati, cioè forniti di tante piccole lacinie simili alle barbe d'una penna. Questi animaletti, che al pari di tutti i consimili del vasto gruppo dei Cnidarî si chiamano polipi, sono fortemente contrattili e a ogni inconsueto movimento dell'acqua in cui vivono si retraggono rapidamente in quella sorta di nicchia in cui sono impiantati.